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Amedeo V nasce nel 1253 (secondo alcuni nel 1249) come secondogenito di Tommaso II ed eredita la contea per linea dinastica nel 1285, alla morte dello zio Pietro II
Nel 1256, assieme al fratello Tommaso, è lasciato in ostaggio ad Asti per garantire la libertà del padre che così è rilasciato. Amedeo verrà liberato solo nel 1265, raggiunta la pace tra Savoia ed Asti.
Nel 1270 Amedeo si recò in Inghilterra presso re Enrico III e la regina d’Inghilterra Eleonora di Provenza, sua cugina. Egli sperava di poter riottenere i feudi inglesi che un tempo furono di suo zio conte Pietro II. Questi però erano già stati riassegnati a Edoardo I d’Inghilterra, per cui non ottenne altro che un vitalizio annuo di cento marchi.

Entrato in possesso del regno, dovette affrontare subito le pretese di potere del fratello Ludovico. Alla fine, i due fratelli trovano un accordo. A Ludovico è concesso l’intero Vaud con il titolo di Barone e una pensione annua di 400 lire.
Nel 1295 Amedeo fece abbellire il Castello di Chambery. Acquistato dieci anni prima il castello è la sua residenza principale e fa di Chambery la capitale della contea.
In questi anni si allontana progressivamente dagli inglesi attratto sempre più nella sfera francese. Tuttavia, lavorerà sempre nell’ottica di trovare una soluzione politica e diplomatica alle continue dispute tra francesi ed inglesi. In questo contesto Amedeo V cerca di mantenere un comportamento equilibrato nelle relazioni verso entrambi, senza mai compromettersi troppo.
Politica di Amedeo V
Nel 1304 prese parte alla campagna di Fiandra al seguito di re Filippo IV di Francia. I rapporti con il re francese si intensificarono a tal punto che Amedeo V è anche invitato nel 1307 al matrimonio della figlia Isabella con il futuro re d’Inghilterra Edoardo.
Nel 1309 partecipa in Inghilterra all’incoronazione di suo cugino Edoardo II. Nello stesso anno organizzò il matrimonio di sua figlia Maria con il barone di Faucigny.

L’anno successivo accoglie calorosamente Arrigo VII, durante il suo viaggio verso Roma per essere incoronato imperatore. Anzi, fece di più che accoglierlo, lo accompagnò fino a Roma. In quegli stessi anni Amedeo V è riconfermato signore di tutti i suoi feudi, Marchese d’Italia e nominato Vicario Imperiale per il Nord Italia da Enrico VII di Lussemburgo.
Allo stesso tempo coltiva buoni rapporti con i reali di Francia. Pare sia stato proprio Amedeo V a suggerire ai reali francesi di adottare, come nella famiglia Savoia, la legge salica per la successione, cioè la regola secondo la quale solo i maschi potevano aspirare alla successione al trono. Grazie a questa decisione Filippo V divenne re di Francia e per ricompensa Amedeo ottenne un feudo in Normandia.
Nel 1315 Amedeo V prese parte alla difesa di Rodi. Il suo glorioso comportamento sarebbe legato alla nascita del motto Savoia FERT. Una delle possibili interpretazioni di tale motto è infatti Fortitudo Eius Rhodum Tenuit (in latino La sua forza preservò Rodi).
Discendenza
Amedeo V morì nel 1323 ad Avignone. Vi giunse per incontrare papa Giovanni XXII e persuaderlo ad una crociata a facole dell’impero bizantino che stava soccombendo contro gli ottomani. Si dice che per la stanchezza del viaggio si ammalò e morì in pochi giorni. La storia lo ricorda con l’appellativo il Conte Grande.
Tumulato nell’Abazia di Altacomba, come per molti altri membri della famiglia Savoia, i suoi resti furono dispersi durante l’occupazione giacobina.
Durante il suo governo egli fu in grado di estendere i territori della contea includendo Ivrea e il Canavese. Rimase tuttavia in lotta con i conti del Genevese per oltre trent’anni senza riuscire mai a conquistare Ginevra.

Storicamente la figura di Amedeo V è associata all’inizio della linea dinastica che porterà la famiglia Savoia al titolo di Duca. Sarà infatti Amedeo VIII, uno dei suoi discendenti diretti, che otterrà il titolo.
Amedeo sposò Sibilla de Auge’ nel 1272, dalla quale ebbe otto figli, tra cui Edoardo ed Aimone che gli succedettero.
Rimasto vedovo Amedeo V sposa in seconde nozze Maria di Brabante. Non si conosce la data esatta del matrimonio, ma si suppone sia avvenuto tra il 1297 e il 1304. Da Maria ebbe altre quattro figlie femmine.