
Foto copertina e articolo di Lucia Ranieri
La chiesa della Gran Madre di Dio si trova di fronte a Piazza Vittorio Veneto, dall’altra parte del fiume oltre Ponte Vittorio Emanuele I.

Proprio da questo ponte, a lui dedicato, il 20 maggio 1814 rientrò in città Vittorio Emanuele I. Il forzato esilio in Sardegna dovuto al dominio napoleonico era durato 16 anni. Per ricordare il ritorno dei Savoia il Comune volle erigere una chiesa in questi luoghi. Il progetto prevedeva anche la distribuzione di pane ai poveri il 20 maggio di ogni anno.
La chiesa venne progettata da Ferdinando Bonsignore nel 1818. Fu inaugurata il 20 maggio 1831 alla presenza di Re Carlo Alberto.

La chiesa della Gran Madre, costruita in stile neoclassico, ricorda il Pantheon di Roma. L’imponente scalinata di ingresso sopraeleva la chiesa di qualche metro rispetto alla strada. Questo stratagemma la incastona in una suggestiva visuale guardando da Piazza Vittorio Veneto e da Via Po. La zona del fiume dove è costruita la chiesa è più bassa rispetto a Via Po e alla città. Se non fosse sopraelevata non sarebbe visibile, e noi perderemmo questo fantastico panorama.
Ai piedi della gradinata vi è la statua di Re Vittorio Emanuele I, mentre ai lati ci sono poste due statue a rappresentare la Fede e la Religione. La Madre di Dio è raffigurata nel basso rilievo sul frontone, dove i decurioni della città le rendono omaggio, e nella statua dell’altare maggiore.
Al centro della navata, tramite un foro, è possibile vedere l’interrato della chiesa che dal 1932 ospita i resti dei circa 4.000 soldati morti negli ospedali torinesi durante la Prima Guerra mondiale.
Il simbolismo della Gran Madre
La chiesa ha anche degli aspetti meno conosciuti legati a credenze, leggende e mistero.

Vi è un ricco simbolismo che porta a pensare che sia una costruzione legata al mistero e all’esoterismo, tanto da identificarlo come un luogo della Torino Nera.
D’altra parte molti particolari positivi bilanciano i segni occulti, collocandola nella Torino Bianca,
E’ a causa di questa dicotomia che noi abbiamo preferito inserirla nella sezione di Torino grigia, tuttavia è sicuramente una tappa obbligatoria in un tour esoterico della città.
La tabella sotto riassume e mette a confronto i due aspetti.
Bianco | Nero |
---|---|
La chiesa e’ consacrata e svolge il normale servizio di parrocchia cattolica. | Quasi a volerne prenderne le distanze, il proprietario non e’ la Chiesa Cattolica, ma il Comune di Torino. |
La sua caratteristica forma ricorda una coppa rovesciata, chiaro riferimento al Sacro Graal. | Sembra un edificio pagano. La chiesa e’ completamente priva di croci. Inoltre il basso rilievo sul frontone, dove i decurioni della città rendono omaggio alla Madre di Dio ricordano le raffigurazioni dedidcate agli dei. |
Il simbolo del Graal è anche richiamato dalla statua a sinistra (La Fede) che nella mano sinistra tiene in mano la coppa. | Sul retro della statua di destra (La Religione), possiamo notare che a terra è posta una tiara papale rovesciata, simbolo della caduta del potere papale e del tramonto della religione. Sembra che tale profezia risalga a Nostradamus. |
Sulla fronte della Religione vi è anche un triangolo con un occhio all’interno, che rappresenterebbe l’Occhio di Dio. | L’occhio è anche uno dei più noti e comuni simboli esoterici e massonici. Nell’antico egizio era il simbolo del figlio della dea Iside. |
Pare, che sia stata edificata sopra un antico tempio di Iside, che era appunto chiamata anche Gran Madre. |

Il Sacro Graal
Secondo la tradizione le due statue dovrebbero fornire indicazione del punto in cui si troverebbe il Sacro Graal.
Alcuni ritengono che sia nella direzione in cui guarda La Fede. Tuttavia la statua è senza iride, quindi la direzione risulta un po’ vaga.
Secondo altri il Graal si troverebbe nel punto indicato dalla Religione. Portroppo pero’ la statua è talmente sopraelevata che indica genericamente tutta la città.
Si dice anche che le tre reliquie più importanti di Cristo si troverebbero sempre nello stesso luogo. Torino custodisce già la Sacra Sindone in Duomo e un pezzo del legno della Croce in Santa Maria Ausiliatrice. Quindi il Sacro Graal deve essere da qualche parte in città
Da questa chiesa partono le ricerche!