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Sito: http://www.sanlorenzo.torino.it/
Foto copertina Antonia Melis
Foto articolo di Antonia Melis e Lilia Bianco

La chiesa di San Lorenzo è situata in Piazza Castello a ridosso di Palazzo Reale. Eretta a ricordo della vittoria nella battaglia di San Quintino.

Per capire il significato e l’importanza di questa chiesa bisogna tornare alla prima metà del ‘500. Questo fu un periodo di intense guerre tra Spagna e Francia per il predominio sul territorio italiano e la supremazia in Europa.

Chiesa di San Lorenzo - Organo
Chiesa di San Lorenzo – Organo
Foto di Lilia Bianco

Durante l’evolversi della guerra, lo stato sabaudo perse molti territori. Per recuperare il suo prestigio e le sue terre, il duca Carlo II cercò l’alleanza con Carlo V di Spagna. Per suggellare l’accordo, mandò suo figlio Emanuele Filiberto a servizio presso l’imperatore.

Emanuele Filiberto si distinse fin da subito come abile stratega e tattico militare. Tanto che nel 1552 diventò comandante dell’esercito spagnolo. L’anno successivo morì Carlo V lasciando la corona spagnola al figlio Filippo II (cugino di Emanuele Filiberto). Il riacutizzarsi delle tensioni tra Spagna e Francia portò alla battaglia conclusiva. Il 10 agosto del 1557 (giorno di San Lorenzo) le forze spagnole, guidate dal duca Sabaudo, sconfissero irrimediabilmente i francesi nella battaglia di Sam Quintino.

Per ricordare l’importante vittoria, Spagnoli e Piemontesi promisero di erigere una chiesa dedicata a San Lorenzo. Filippo II mantenne immediatamente la promessa costruendo l’Escorial a pochi km da Madrid.

Chiesa di San Lorenzo - Interno
Chiesa di San Lorenzo – Interno
Foto Antonia Melis

Emanuele Filiberto, invece, dovette attendere prima di mantener fede alla promessa. Egli rientrò in possesso dei suoi territori solamente due anni dopo. Inoltre, le finanze dello stato, purtroppo, erano troppo disastrate per la costruzione di una nuova chiesa. Decise quindi di far ristrutturare una piccola chiesa vicino Palazzo Reale e di intitolarla a San Lorenzo.

Nel 1578 proprio in questa chiesa venne celebrata una solenne messa da San Carlo Borromeo per la prima ostensione della sindone.

Costruzione della Chiesa di San Lorenzo

Solamente nel 1668 si iniziò a lavorare all’ampliamento visibile oggi. L’opera fu realizzata da Guarino Guarini (sacerdote dell’ordine dei Teatini). Egli la inaugurò il 12 maggio 1680 con una messa officiata da lui stesso.

Guarini ne progettò anche la facciata che però non venne mai realizzata. Guardando la piazza oggi, nulla farebbe pensare che esista una chiesa. La facciata è infatti abbastanza anonima.

Chiesa di San Lorenzo - Cupola
Chiesa di San Lorenzo – Cupola
Foto di Antonia Melis

Il 26 gennaio 1983 alle ore 17.15, sulla facciata della chiesa, venne posta una lapide in memoria degli italiani caduti durante la Seconda guerra mondiale nella campagna di Russia. Gli italiani parteciparono alla campagna di Russia con dieci divisioni militari. Per tale motivo ogni giorno alle 17.15 vengono suonati dieci rintocchi.

Interno della Chiesa di San Lorenzo

L’interno della chiesa è a forma circolare in stile barocco. Colpisce in particolare la completa assenza di linee rette. Tutto è curvo ed ondulato.

Tutta la costruzione è basata sul numero 8, che indica il giorno perfetto, il giorno della vittoria del bene sul male.

La cupola è illuminata da 8 finestroni. Essa è attraversata da un sistema di nervature che formano una stella a otto punte e al cui centro vi è un ottagono regolare. I finestroni, visti dal basso, compongono quella che oggi viene ironicamente soprannominata la Faccia del Diavolo.

Il pulpito ligneo del 1752 fu costruito per la Basilica del Corpus Domini. Non passando dalla porta venne sistemato in San Lorenzo.

Chiesa di San Lorenzo - Interno
Chiesa di San Lorenzo – Interno
Foto di Lilia Bianco

Curiosità

La chiesa custodisce anche molte sorprese e simbologie nascoste. Nel periodo degli equinozi il sole illumina il foro sopra la terza cappella a destra, mettendo in risalto un dipinto nascosto. Lo stesso fenomeno si può notare sello stesso periodo di primo mattino su altri due altari.

Altra caratteristica particolare è l’illuminazione. Partendo dal basso notiamo che la chiesa è molto buia, simbolo della vita terrena. Alzando lo sguardo però vediamo quattro diversi livelli di luminosità, simbolo degli elementi della natura e dell’avvicinarsi verso Dio.

A sinistra dell’altare della Cappella dell’Addolorata si trova la regia tribuna dalla quale i duchi assistevano alle funzioni religiose.