
Sito ufficiale: Palazzo Madama

Palazzo Madama, situato al centro di Piazza castello, e’ probabilmente il piu’ antico edificio della citta’.
Il palazzo sorge sull’antica Porta Pretoria (o Porta Decumana) che garantiva l’accesso alla citta’ dal lato del Po in epoca romana.
La storia
La porta era quindi un punto strategico per l’accesso al fiume. Per questo motivo doveva essere difeso difeso e protetto con particolare cura. Pur mantenendo il suo scopo principale di accesso, venne quindi rinforzato assumendo la forma di una porta fortificata.
Da porta a castello
Nel secolo XIV la casata Savoia-d’Acaja prese pieno controllo della città con Filippo I principe di Savoia e signore di Acaja, Egli ingrandì la porta preesistentefino a farla diventare un castello medioevale dal quale la famiglia esercitava il suo potere. Il secolo successivo Lodovico d’Acaja modificò la struttura dandogli una forma quadrata con corte e portico e dotandolo di quattro torri difensive. In pratica lo trasformò in un castello Estintosi il ramo Acaja, il castello diventò di proprietà dei Savoia
Tuttavia, Torino era ai margini del ducato Savoia, la cui capitale si trovava a Chambery. Il castello ebbe quindi usi usi limitati, prevalentemente per alloggiare la corte durante le visite a Torino od ospiti illustri di passaggio. Per esempio, nel 1494 vi soggiornò come ospite Carlo VII di Francia nel suo viaggio verso Napoli.
Spostata la capitale a Torino, il Castello venne abitato per breve tempo da Emanuele Filiberto prima che egli si sistemasse a Palazzo Reale. In seguito, fu utilizzato come residenza per gli ospiti dei Savoia.
Da castello a Palazzo Madama
Nel 1637 Maria Cristina di Francia, reggente del giovane Carlo Emanuele II, lo scelse come sua residenza. Per sottrarsi agli intrighi di corte, Maria Cristina ne fece la sua residenza e centro di comando durante la guerra civile.
Ella fece fare alcuni lavori di ammodernamento degli interni e una copertura per la corte.

Nella seconda metà del ‘600 una torre del palazzo fu adibita a carcere per i “personaggi illustri”. Uno di questi, il Senatore Sillano, accusato di aver attentato alla vita del Duca. Egli aveva lo strano privilegio di ricevere i pasti cucinati a casa sua e serviti in carcere dal suo maggiordomo.
A inizio ‘700 il castello fu abitato dalla reggente di Vittorio Amedeo II, Maria Giovanna Battista. Fu proprio la presenza nel castello delle due Madame Reali che ne trasformarono il nome in Palazzo Madama.
Furono le due Madame Reali a modificare l’edificio fin come appare oggi. Nel 1686 venne rimosso il ponte levatoio e nel 1721 Filippo Juvarra completa il rifacimento della facciata con la sontuosa scalinata interna. Il progetto dello Juvarra prevedeva anche un completo rinnovamento di tutto il palazzo. Tuttavia esso non venne mai completato.
Da Palazzo Madama a Senato
Al rientro dei Savoia in Piemonte dopo il periodo napoleonico il palazzo diventa sede del comando Militare. Nel 1822 venne adibito a osservatorio astronomico. Giovanni Plana installò una cupola per le osservazioni che verra’ poi spostata in collina all’inizio del nuovo secolo.

L’8 maggio 1848 a Palazzo Madama si insedia il Senato Subalpino. L’ultima seduta sarà il 9 dicembre 1864. Poi la capitale viene spostata a Firenze.
Il 6 maggio 1949 dopo la tragedia di Superga del Grande Torino, Palazzo Madama venne scelto come luogo in cui esporre le salme per i funerali.
Nel 1961 la regina Elisabetta II soggiornò a Palazzo Madama durante la sua visita a Torino per l’anniversario del centenario dell’Unità d’Italia
Oggi e’ sede del Museo Civico di Arte Antica, esponendo sculture, opere d’arte e una delle piu’ importanti collezioni mondiali di porcellane.
La demolizione di Palazzo Madama
Palazzo Madama rischiò di essere completamente abbattuto in almeno due occasioni.
La prima durante il dominio napoleonico, in piano entusiasmo rivoluzionario. I generali francesi progettarono di abbattare Palazzo Madama per creare un’ampia piazza centrale nella città. Il Palazzo si salvò grazie all’intervento diretto di Napoleone che ne vietò la distruzione.
La seconda proposta di abbattimento venne da parte di Alessandro Antonelli. L’architetto era famoso per i suoi progetti arditi e sfidanti come la Mole Antonelliana e casa Scaccabarozzi, conosiuta come la Fetta di Polenta. Egli avanzò un progetto Piazza Pulita che prevedeva la rimozione di Palazzo Madama. Riteneva che esso, posizionato in mezzo alla piazza, fosse di intralcio per la piazza stessa. Fortunatamente in questo caso perse la sfida e Palazzo Madama si trova ancora fieramente al suo posto.