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Tommaso II nacque come figlio terzogenito di Tommaso I nel 1199. Non essendo l’erede al trono diretto, viene educato verso una carriera ecclesiastica. Lo ritroviamo difatti canonico a Losanna fino al 1227 e successivamente alla cattedrale di Lione.
Tuttavia, da alcuni documenti pare che gli fosse preclusa la possibilità di diventare vescovo. Forse per questo motivo nel 1233 abbandonò il sacerdozio. Da notare che in quello stesso anno muore suo padre lasciando il regno nelle mani del fratello Amedeo IV.

Sarcofago nella cattedrale di Aosta
Nel 1237 Tommaso sposa Giovanna contessa delle Fiandre e di Hainaut. Giovanna era la vedova del figlio del re di Portogallo al quale aveva dato una figlia. Tuttavia, il matrimonio fu breve, Giovanna muore nel 1244 senza dargli figli.
Nel 1248 Tommaso accompagna il fratello Amedeo IV conte di Savoia a Lione presso il papa Innocenzo IV, per tentare una riconciliazione tra la Chiesa e l’imperatore. I due ambasciatori però non riuscirono ad avere udienza dal papa. In quello stesso anno ottenne dall’imperatore il possesso di diversi feudi tra cui quello di Ivrea e Torino e la nomina a Vicario imperiale per il Piemonte.
In quegli anni Tommaso inizia comunque ad allontanarsi dalle politiche imperialistiche del fratello Amedeo IV ad avvicinarsi al papato, tanto che nel 1251 sposò Beatrice Fieschi, nipote del papa da cui ebbe quattro figli.
Reggenza di Tommaso II
Nel mentre il fratello Amedeo IV ottiene finalmente il tanto desiderato erede maschio, ed indica nel suo testamento Tommaso come reggente. Reggenza che diventa effettiva a partire dal 1253, alla morte di Amedeo IV.
In questo ruolo egli riuscirà a respingere gli attacchi al trono degli altri due fratelli Pietro e Filippo.
Nel 1255 accompagnò il giovane Bonifacio e le truppe Savoia nelle Fiandre al fianco della contessa delle Fiandre nella guerra di successione.

Fedele sostenitore del papa, Tommaso è convinto dal pontefice ad attaccare gli Astigiani che avevano riconosciuto il nuovo imperatore Corrado IV di Svevia. Durante lo scontro del 1257 Tommaso cadde prigioniero e per ottenere la libertà dovette rinunciare a tutti i diritti sulla città di Torino, che diviene quindi parte della Signoria di Asti, oltreché lasciare due suoi figli in ostaggio.
Bonifacio I
Tommaso muore, pare avvelenato, nel 1259 ed è sepolto nella cattedrale di Aosta. Alla sua morte il regno è ereditato da Bonifacio.
Bonifacio, nato nel 1244, si avvicinò nuovamente ai ghibellini appoggiando il cognato Manfredi reggente del regno di Sicilia. Tentò di vendicare lo zio contro Asti, ma anche lui ebbe la peggio e venne imprigionato nel 1263. Morì poco dopo a causa delle ferite riportate. Non avendo eredi la contea passò allo zio Pietro II, fratello di Amedeo IV.