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Furono molti gli interpreti minori del Liberty torinese. Molti di essi, pur non raggiungendo le vette artistiche di Carlo Ceppi o la prolifiquità di Pietro Fenoglio ci hanno lasciato delle vere e proprie opere d’arte. Tra questi vanno sicuramente citati Antonio Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni.

Su Antonio Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni, purtroppo, non esistono molte informazioni. Quanto meno noi non siamo riusciti a trovarle. Tuttavia, vale la pena ricorodare alcune interessanti e notevoli loro creazioni.

Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni. Chi erano?

Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni - dettaglio casa maffei
Casa Maffei – Dettaglio

Antonio Vandone di Cortemilia

Si hanno poche notizie sulla vita Antonio Vandone di Cortemilia (o Cortemiglia). Nonostante i nostri sforzi, siamo riusciti a trovare solamente l’anno di nascita (1863) e la data di morte (1937).

Sappiamo, tuttavia, che ha lavorato con Carlo Ceppi nella costruzione del pronao del Santuario della Consolata.

Inoltre, si possono trovare molte sue opere nel cimitero monumentale di Torino.

Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni - dettaglio palazzo del faro
Palazzo del faro – Dettaglio

Gottardo Gussoni

Gottardo Gussoni nasce a Torino nel 1869. Fu prima allievo e poi collaboratore di Pietro Fenoglio, con il quale realizzò il Villino Raby e Villa Scott. Molto attivo a Torino e Piemonte, è autore anche di villa Zanelli a Savona.  

Purtroppo, a parte l’elenco delle sue opere, non disponiamo di molte informazioni sulla sua vita. Sappiamo che Gottardo Gussoni muore a Villastellone 1951.

Il Liberty di Vandone di Cortemilia

Casa Maffei

Palazzo Maffei è un edificio che si trova in corso Montevecchio, all’angolo con corso Duca degli Abruzzi. Voluto da Giovanni Maffei, rinomato agente di cambio di Torino, affidato al progetto di Antonio Vandone di Cortemilia, che lo porta a termine tra il 1904 e il 1907.

Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni - Casa Maffei
Casa Maffei

Tuttavia, rispetto ad altri edifici Liberty, la struttura si distingue innanzi tutto per un impianto tradizionale accompagnato da una particolare facciata tridimensionale.

Ai lati del bovindo centrale, che pone in rilievo l’ingresso, troviamo ampie decorazioni. Notevoli i ricchi particolari e i balconi in ferro battuto, opera di Alessandro Mazzuccotelli, al quale si deve anche il cancello interno del portone.

Palazzo Maffei è forse l’opera migliore di Vandone di Cortemilia.

Caffè Mulassano

Vandone di Cortemilia e Gottardo Gussoni
Caffe’ Mulassano

Vandone di Cortemilia nei primi anni del ‘900 progettò anche il famoso Caffè Mulassano di Piazza Castello. Il caffè presenta un soffitto a cassettoni di legno e cuoio, pareti rivestite di specchi e un bancone in onice e bronzo.

La storia e l’eccellenza del Caffè Mulassano sarà presto oggetto di un articolo dedicato. Qui lo citiamo come prestigioso esempio di arte Liberty

Il Liberty di Gottardo Gussoni

Palazzo del faro

Il Palazzo del faro si affaccia in piazza “Benfica”, uno dei luoghi che non esistono di Torino. Per essere precisi ci troviamo in via Pietro Palmieri 46.

Palazzo del Faro

L’edificio è opera di Gottardo Gussoni, allievo e collaboratore di Pietro Fenoglio in diverse occasioni.

Tuttavia, per la realizzazione di questo palazzo ha lavorato individualmente, ruiscendo a creare un’opera degna del suo maestro.

Risaltano in maniera particolare il bellissimo bovindo dell’angolo e le ricche e raffinate decorazioni dell’ultimo piano.

Casa della vittoria

L’opera più importante di Gottardo Gussoni è sicuramente la Casa della Vittoria (conosciuta anche come Casa Carrera o Casa dei draghi). Commissionata nel 1918 dal Cavaliere del Lavoro Giovanbattista Carrera per celebrare la vittoria del primo conflitto mondiale, fu completata nel 1920.

Casa della Vittoria

L’edificio è composto da cinque piani. Gli aspetti Liberty sono integrati da caratteri neogotici riscontrabili nel portone e nell’atrio di ingresso. Il portone è affiancato da grandi sculture di draghi. Ulteriori allegorie di draghi fanno da decorazione nelle finestre del primo piano.

La continua presenza di draghi in tutta la facciata fa si che l’edificio venga comunemente chiamato Casa dei draghi.