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Sito web ufficiale: Villa della Regina
Immagini prese dalla rete

Villa della Regina sorge sulla collina torinese, voluta dal cardinale Maurizio, figlio cadetto del duca di Savoia Carlo Emanuele I. Il cardinale Maurizio, divenuto poi principe di Oneglia nel 1641 lasciando la Chiesa e sposando Ludovica, nipote tredicenne della Madama Reale Maria Cristina di Francia, prese ad esempio le ville dei colli romani per erigere questa sontuosa residenza.

Villa Ludovica

Il progetto è affidato nel 1615 all’architetto di corte Ascanio Vittozzi. Egli purtroppo però muore nello stesso anno. La costruzione è quindi affidata a Carlo e Amedeo di Castellamonte. La Villa è inizialmente chiamata Villa Ludovica, in onore della moglie di Maurizio.

Villa della Regina
Padiglione dei Solinghi

L’edificio si presenta come una fastosa residenza di campagna, circondata da giardini, boschi e vigneti. Qui il cardinale amava intrattenersi con filosofi, letterati, scienziati ed intellettuali di ogni genere. Per rendere l’ambiente più confortevole fece costruire un padiglione, chiamato Padiglione dell’Accademia dei Solinghi, dedicato ad ospitare queste riunioni.

I fasti di Villa della Regina

Alla morte del cardinale, nel 1657, la proprietà passa alla moglie Ludovica che amplia la struttura con la costruzione delle torrette laterali. Alla morte di Ludovica nel 1692 la Villa passa ad Anna Maria d’Orleans, moglie del duca Vittorio Amedeo II. La duchessa ne fece la sua residenza preferita adattandola ai suoi sfarzosi gusti parigini grazie agli interventi di Filippo Juvarra.

Villa della Regina
Il salone d’onore

Nel 1713 Vittorio Amedeo II ottiene il titolo regio ed Anna d’Orleans diventa quindi regina. La sua predilezione per questa residenza porta a modificarne il nome in Villa della Regina, che mantiene ancora oggi.

Grazie all’intervento dello Juvarra la Villa si trasforma in una stupenda residenza di “piacere”, nella quale la corte ama intrattenersi. Diviene abitudine dei sovrani trascorrere tutto il mese di settembre, a partire dai festeggiamenti del giorno otto, celebrazione della liberazione dell’assedio di Torino del 1706.

Altri interventi di ampliamento, come le scuderie ed il corpo di guardia, sono realizzati tra il 1760 e 1780. Durante l’occupazione francese la Villa è risparmiata dai combattimenti e inclusa nel patrimonio imperiale di Napoleone, il quale vi soggiornò nel 1805.

Declino

Con il trasferimento della capitale del Regno di Italia a Roma, Villa della Regina è donata all’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari e a partire dal 1865 è utilizzata per un collegio femminile. Re Umberto I fece poi trasferire molti degli arredi al Palazzo del Quirinale.

Villa della Regina
Camera da letto di Sua Maestà

I bombardamenti della Seconda guerra mondiale danneggiarono non poco Villa della Regina. Alcuni edifici eretti durante l’ampliamento del 1760-80 sono distrutti, così come la volta ed alcuni saloni della struttura principale.

A partire dal 1943 Villa della Regina viene quindi abbandonata ed il collegio chiuso. Nel 1975 l’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari è chiuso. Con la sua chiusura definitiva dell’ente la Villa e i suoi giardini caddero nell’oblio e nel degrado. Tutta l’area venne ricoperta dalla vegetazione per un totale di 400.000 metri cubi di piante.

Rinascita

Nel 1994 Villa della Regina passa alla Soprintendenza per i beni artistici del Piemonte che si prende carico dei lavori di disinfestazione e restauro. Dopo 10 anni di lavoro la Villa è riaperta nel 2007. L’anno successivo si assiste alla prima vendemmia di fresia di Chieri presso la vigna della Villa.

Dal 2012 Villa della Regina è regolarmente aperta al pubblico, tuttavia occorre prenotare in anticipo.

Interno e giardini

Villa della Regina
Il Teatro d’Acque

Villa della Regina si presenta come una tipica residenza seicentesca circondata da uno splendido giardino all’italiana.

L’ingresso è caratterizzato dal Gran Rondeau del Nettuno, una maestosa fontana con la vasca caratterizzata da statue e sculture rappresentanti le divinità marine.

Villa della Regina
La Vigna

Le due rampe di scale ai lati portano alla Corte d’Onore che da accesso alla Villa. Sull’alto opposto, alle spalle dell’ingresso, vi è il Cortile d’Onore che con una serie di scale e terrazze conducono al Giardino dei Fiori. Sentieri circolari e circoncentrici formano il Giardino ad anfiteatro collegando i viali che conducono al Belvedere Nordo e al Padiglione dei Solinghi.

L’interno è caratterizzato dallo splendido Salone juvarriano posto al piano nobile, locale di rappresentanza di Villa della Regina decorato da Corrado Giaquinto, pittore Roccocò. Di pregio anche i quattro gabinetti in stile orientale, riccamente decorati come era uso nel Settecento.

La vigna di Villa della Regina

Da ricordare anche la vigna reale, dalla quale si ricavano fino a 5000 bottiglie di vino. Prevalentemente Freisa che dal 2011 è insignito del marchio Doc. La produzione è affidata all’Azienda Balbiano del chierese. Torino si aggiunge quindi a Parigi e Vienne per essere una delle poche città europee ad avere un vigneto urbano.